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Trento, 21 marzo 2007
LAGO DI MOLVENO: PORRE FINE ALLO SCEMPIO AMBIENTALE
Interrogazione a risposta scritta presentata da Roberto Bombarda
consigliere provinciale dei Verdi e Democratici per L’Unione

Premesso che:

- l'Associazione per il lago di Molveno, che ha come scopo sociale la tutela del lago medesimo e dell'areale circostante, ha diffidato formalmente la Provincia di Trento a porre fine allo “scempio ambientale” rappresentato dall'attuale stato del lago, informando anche la magistratura, penale e contabile, di tale situazione;

- è noto, purtroppo, che da molti anni viene tollerata, nel periodo invernale, una quota del lago di oltre venti metri, mediamente, più bassa, della quota estiva; tale situazione determina, durante il periodo invernale/primaverile uno scenario impressionante e perfino ripugnante, ed è la dimostrazione tangibile del totale disinteresse per ogni altra funzione del lago, oltre a quella, ovviamente, di “serbatoio idroelettrico”;

- il lago di Molveno, tuttavia, esiste da molto e molto tempo prima che le società idroelettriche, dimostrando un totale disinteresse per qualsiasi altra considerazione di natura paesaggistico-ambientale, decidessero di trasformarlo in un banalissimo serbatoio idroelettrico, alla stregua di un qualsiasi invaso artificiale. Ne consegue che il pur legittimo sfruttamento idroelettrico deve trovare adeguate compensazioni e un punto di equilibrio con le altre esigenze tutelate dalla legge (fauna ittica, ambiente naturale, qualità dell'acqua, ecc.). Né può essere accettata o proposta – ad esimente – la considerazione che la situazione invernale del lago di Molveno è tale da sessanta anni, come se l'incuria e la tolleranza verso una situazione inammissibile giustificasse il perpetuarsi all'infinito di tale situazione;

- l'ulteriore prelievo idrico in periodo invernale, previsto ed in fase di autorizzazione da parte della Provincia, per l'alimentazione degli impianti di innevamento artificiale della Paganella, contribuirà ulteriormente a peggiorare la già drammatica situazione, e, proprio in considerazione dell'attuale stato di degrado e di imperdonabile tolleranza, è più che legittimo lo scarso credito presso la popolazione di Molveno di dichiarazioni o generici impegni verbali, più o meno rassicuranti, pro futuro;

- si è anche determinata una allarmante frattura fra Amministrazione comunale in carica e censiti in seguito alla recente vicenda del prelievo idrico per l'innevamento artificiale, al punto che è legittimo dubitare che vi sia un consenso da parte della popolazione rispetto alle decisioni assunte dal Sindaco, dalla Giunta e dal Consiglio comunale.

Ciò premesso

si interroga il Presidente della Giunta provinciale per sapere:

1) se non ritenga opportuno e doveroso, prima di qualsiasi altra decisione circa l'ulteriore sfruttamento del lago di Molveno per l'innevamento artificiale, adottare i necessari provvedimenti affinché la quota del lago sia portata ad un livello accettabile durante tutto il periodo dell'anno (analogamente a quanto è stato anche di recente stabilito, ad esempio, per il lago d'Idro), d'intesa anche con la popolazione di Molveno, opportunamente interpellata;

2) se non ritenga doveroso stabilire fin d'ora che eventuali oscillazioni della quota del lago, in relazione alle esigenze di sfruttamento economico (idroelettrico o per l'innevamento artificiale), non possono superare le quote di rispetto stabilite sub 1);

3) se non ritenga doveroso sospendere qualsiasi ulteriore autorizzazione al prelievo di acqua dal lago di Molveno, almeno fino a quando non sarà ristabilita una situazione ambientalmente accettabile.

Cons. Roberto Bombarda

 

     

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